verdi del trentino
  Marco Boato - attività politica e istituzionale
   

articoli dalla stampa
2016 - 2023

articoli dalla stampa
2011 - 2015

articoli dalla stampa
2006 - 2010

articoli dalla stampa
2000 - 2005

atti parlamentari
2006 - 2008

atti parlamentari
2000 - 2005

torna a precedente  

 HOMEPAGE

  I VERDI
  DEL TRENTINO

  
  CHI SIAMO

  STATUTO

  REGISTRO CONTRIBUTI

  ORGANI E CARICHE

  ASSEMBLEE
  CONFERENZE STAMPA
  RIUNIONI


 ELETTI VERDI

  PROVINCIA DI TRENTO

  COMUNITÀ DI VALLE

  COMUNE DI TRENTO

  ALTRI COMUNI


 ELEZIONI

  STORICO DAL 2001


 ARCHIVIO

  ARTICOLI

  DOSSIER

  CONVEGNI

  INIZIATIVE VERDI

  PROPOSTE VERDI

  BIBLIOTECA

  GALLERIA FOTO

  

 

Trento, 26 febbraio 2013
BOATO E PORTA: «FLOP DI INGROIA? SCHIACCIATI FRA PD E BEPPE GRILLO»
dal Corriere del Trentino di martedì 26 febbraio 2013

Ieri, nel concitato susseguirsi di proiezioni e aggiornamenti, mentre ancora si aspettavano le percentuali definitive dei maggiori partiti al Senato e alla Camera, un risultato è apparso certo fin dalle prime battute: l’insuccesso di Ingroia e della sua Rivoluzione civile.

Nessun rappresentante degli arancioni siederà in Parlamento, lontane dalle soglie di sbarramento le percentuali raggranellate dal movimento, sia a livello nazionale che in Trentino: c’è delusione tra le fila dei rappresentanti della lista, ma non manca la lucidità per analizzare la sconfitta.

«Si è verificato un terremoto politico, un vero e proprio tsunami, riflesso della profonda crisi economica, sociale e culturale che stiamo attraversando – afferma Marco Boato, ex senatore e rappresentante di primo piano dei Verdi trentini e nazionali –: il nostro progetto alternativo, fuori dai grandi blocchi, non è decollato e questo ci deve far riflettere, ma è una cosa che dovranno fare tutti».

Compreso il Pd, che «ha sofferto per la seconda volta della sindrome dell’autosufficienza – secondo Boato –: noi avevamo proposto un’alleanza a Bersani che però ci ha fatto aspettare dei mesi senza dare risposta. Se quest’alleanza si fosse concretizzata il centrosinistra sarebbe andato incontro a una vittoria sicura».

Tra le cause della déblade di una proposta costruita in fretta e che non ha avuto il tempo di “sfondare”, il famigerato voto utile e l’assorbimento di un gran numero di voti da parte di Beppe Grillo: «Rivoluzione civile è stata vittima di questo ricatto, di fronte alla possibile rimonta di Berlusconi in molti hanno votato Pd: gli elettori inoltre hanno enfatizzato la loro protesta indirizzandosi al Movimento 5 stelle».

Sembra non abbia pesato, secondo Boato, la stanchezza prodotta dal giustizialismo e dall’insofferenza verso i magistrati che decidono di intraprendere la carriera politica: «Anche il Pd e il Pdl hanno candidato rappresentanti della giustizia, non è stato quello il problema ma il costante invito a non votare i piccoli partiti».

Della medesima opinione anche Francesco Porta, segretario provinciale di Rifondazione comunista, che però sottolinea come «sulla figura di Ingroia sia stata fatta una propaganda terribile, che è finita per monopolizzare l’attenzione a scapito dei contenuti».

La delusione nella sua voce è palpabile, per la netta sconfitta del movimento e «per la situazione dell’Italia, paese ingovernabile e iper-populista»: «Speravamo in un risultato migliore – ammette – per noi era una scommessa e l’abbiamo persa; a nostro svantaggio sono andati sia il breve tempo che abbiamo avuto a disposizione per far nascere la nostra proposta, sia l’importanza che ha guadagnato progressivamente il Movimento 5 stelle: elettori che in passato votavano per noi, nella tornata attuale si sono affidati a Grillo».

  Marco Boato

MARCO BOATO

BIOGRAFIA


  
© 2000 - 2023
EUROPA VERDE    
VERDI DEL TRENTINO

webdesigner:

m.gabriella pangrazzi
 
 

torna su